La campagna grafica del Palermo Pride 2011 nasce dalla collaborazione tra ideadestroyingmuros e laboucherie, e dalla partecipazione di numerose persone che hanno aderito alla proposta.
La storia di queste immagini ha inizio con una migrazione: siamo venute a Palermo dalla Spagna, paese dove Brenda è nata e dove invece Chiara e Giulia, cresciute in Italia, hanno deciso di emigrare diversi anni fa.
Con i nostri progetti proponiamo un attivismo artistico e culturale vivendo i/nei movimenti femministi, lesbici, queer, post-porno e post-coloniali. Utilizzando un insieme di diversi linguaggi: dalla performance alla sperimentazione sonora, dal video all’antropologia urbana, dalla traduzione fino alla creazione di teoria e di momenti di confronto.
Sempre ci muoviamo attraversando gli spazi, stiamo nelle strade, nelle università, nei teatri, nei centri sociali o nelle feste, tutti in quanto luoghi di cultura e di vita.
Per quanto riguarda la ideazione della campagna abbiamo attraversato gli spazi contestuali della “canzone popolare” e dei luoghi pubblici della città di Palermo.
Prendendo in considerazione la risaputa strofa “E IU CA SUGNU BEDDA MI VOGGHIU MARITARI”, è stata rifiutata la comune concezione di bella come di bell’aspetto per invece ampliarla a ciò che in ambito degli affetti e delle sessualità viene considerato diverso.
A partire dal ritornello sono state proposte quattro varianti ognuna relazionata a quattro immagini che rappresentano un vivere collettivo in quattro differenti angoli della città.
La ragione per la quale abbiamo pensato allo spazio pubblico è per rompere con il fattore privato degli affetti quindi rivendicare una visibilità reale delle differenze sessuali e di genere, facendone una lotta politica a partire dal personale di ognuno e ognuna.
Inoltre abbiamo vissuto il momento stesso della realizzazione delle foto come momento significativo di tale presenza.
Il fatto che siano foto collettive è innanzitutto un atto di valorizzazione dell’essere in tanti e di voler rappresentare le distinte identità sessuali e le distinte forme di relazione non eteronormative.
La storia di queste immagini ha inizio con una migrazione: siamo venute a Palermo dalla Spagna, paese dove Brenda è nata e dove invece Chiara e Giulia, cresciute in Italia, hanno deciso di emigrare diversi anni fa.
Con i nostri progetti proponiamo un attivismo artistico e culturale vivendo i/nei movimenti femministi, lesbici, queer, post-porno e post-coloniali. Utilizzando un insieme di diversi linguaggi: dalla performance alla sperimentazione sonora, dal video all’antropologia urbana, dalla traduzione fino alla creazione di teoria e di momenti di confronto.
Sempre ci muoviamo attraversando gli spazi, stiamo nelle strade, nelle università, nei teatri, nei centri sociali o nelle feste, tutti in quanto luoghi di cultura e di vita.
Per quanto riguarda la ideazione della campagna abbiamo attraversato gli spazi contestuali della “canzone popolare” e dei luoghi pubblici della città di Palermo.
Prendendo in considerazione la risaputa strofa “E IU CA SUGNU BEDDA MI VOGGHIU MARITARI”, è stata rifiutata la comune concezione di bella come di bell’aspetto per invece ampliarla a ciò che in ambito degli affetti e delle sessualità viene considerato diverso.
A partire dal ritornello sono state proposte quattro varianti ognuna relazionata a quattro immagini che rappresentano un vivere collettivo in quattro differenti angoli della città.
La ragione per la quale abbiamo pensato allo spazio pubblico è per rompere con il fattore privato degli affetti quindi rivendicare una visibilità reale delle differenze sessuali e di genere, facendone una lotta politica a partire dal personale di ognuno e ognuna.
Inoltre abbiamo vissuto il momento stesso della realizzazione delle foto come momento significativo di tale presenza.
Il fatto che siano foto collettive è innanzitutto un atto di valorizzazione dell’essere in tanti e di voler rappresentare le distinte identità sessuali e le distinte forme di relazione non eteronormative.
Ognuna delle quattro foto esplicita un legame tra un luogo e una lotta:
- Abbiamo scelto la piazza detta della Vergogna per lo slogan E IU CA SUGNU BEDDA MI VOGGHIU MARITARI in opposizione al “giudizio” delle politiche istituzionali sfumiamo le differenze di genere per rivendicare le unioni di ogni tipo indipendentemente dal sesso assegnato alla nascita;
- Il giardinetto di piazza Sette Angeli, dietro la cattedrale, è stato scelto per ospitare E IU CA SUGNU BEDDA FIGGHI U NNAiU A FARI?, lì giocano genitori, coppie dello stesso sesso, che sfuggono da ogni imposizione morale, libere di crescere figli e figlie;
- A piazza Politeama il senso di E IU CA SUGNU BEDDA U MMAIU A AMMUCCIARI sta nel portare ad un piano pubblico tutte le questioni e gli affetti che ancora spesso siamo costretti e costrette a mantenere nel privato delle nostre mura o case;
- Nel mercato di Ballarò abbiamo scelto di dar luogo allo slogan E IU CA SUGNU BEDDA TUTTO AIU A CANCIARI per essere uno spazio in cui lo sguardo altrui esercita continuamente il giudizio e il potere, ma nonostante questa oppressione possiamo e dobbiamo cambiare questo stato delle cose a partire anche e soprattutto dall’esprimere liberamente la nostra sessualità e le nostre forme di amare e relazionarci!
Ci teniamo a ringraziare tutte le persone che ci hanno regalato la loro presenza, il loro tempo ed i loro sentimenti. Grazie per mostrarci e condividere il coraggio e l’allegria di esprimere liberamente la propria diversità in un contesto palermitano complesso. Grazie per la numerosa partecipazione, senza tante persone non avrebbe avuto senso e grazie Livia/Vesna per accoglierci a Palermo.
Tutti questi incontri hanno del magico e del rivoluzionario!!!
2 comentarios:
stasera ho chiesto a giulia ;) se poteva darci gli audio della conferenza stampa ma a quanto pare li ha persi! che dramma! ma che bello per strada vedere le foto
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
peaso carteles nenas!! sois la ostiaaaa!! Pasadlo bien... rara esta Pornoshot sin vosotras, haré fotos!!
Os quiero muuuuuuucho!
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