Sábado 14 febrero 2009 en el centro cultural Emmetrop de Bourges, Francia, Beatriz Preciado ha presentado la edición francesa de su ultimo libro "TestO Junkie".
En esta ocasión Diana Pornoterrorista nos ha invitado a colaborar en la performance que siguió la presentación.
Aquí os ponemos el vídeo.
Un agradecimiento particular a Erik, Fredrick y todo el Emmetrop por la organización, la disponibilidad, el talento (mitik*s Kings du Berry ), a King Victor por la intensidad, a Beatriz Preciado por creer y confiar en esta nueva colaboración y como voz en off junto a Virginie Despentes y Javier Amilibia, ha sido un honor. Gracias a Tokio SS por los leather costumes.
Un gracias particular a Diana por compartir la rabia, la ternura, el acción y la poesía.
En esta ocasión Diana Pornoterrorista nos ha invitado a colaborar en la performance que siguió la presentación.
Aquí os ponemos el vídeo.
Un agradecimiento particular a Erik, Fredrick y todo el Emmetrop por la organización, la disponibilidad, el talento (mitik*s Kings du Berry ), a King Victor por la intensidad, a Beatriz Preciado por creer y confiar en esta nueva colaboración y como voz en off junto a Virginie Despentes y Javier Amilibia, ha sido un honor. Gracias a Tokio SS por los leather costumes.
Un gracias particular a Diana por compartir la rabia, la ternura, el acción y la poesía.
1ª PARTE
2ª PARTE
3ª PARTE
4ª PARTE
5ª PARTE
Me muero por verlo pero aguantaré para la "premiere" en Magatzems el martes...
ResponderEliminarOS QUIERO PRECIOSASSS!
quello che voi fate secondo me è importantissimo...perchè mettete l'arte nel corpo, cioè sviluppate un'analisi dei meccanismi sociali, culturali o politici che implica un coinvolgimento personale immediato. La body art, espressa nella performance, è una critica delle condizioni dell'esistenza condotta attraverso il corpo. Queste pratiche mandano in frantumi le certezze dello spettatore, rimettono con forza in discussione l'identità sessuale, i limiti del corpo, la resistenza fisica, le rappresentazioni del maschile e del femminile, la sessualità, la minzione o l'escrezione, il dolore, la morte, il rapporto con gli oggetti, lo spazio, ecc.
ResponderEliminarIl corpo è il luogo da cui irraggia tutto questo.
"Non si cerca di affermare il bello ma di provocare, ricorrendo alla carne: è il corpo che ritorna, il disgusto o l'orrore che s'impongono, il rimosso che zampilla di nuovo in forma spettacolare. Il corpo, insomma, entra in scena, nella sua materialità e in modo a volte radicale. Mettere in primo piano le materie organiche (sangue, urina, escrementi, sperma, vomito...)[testogel] contribuisce a costruire una drammaturgia che non lascia indenni gli spettatori."(Le Breton)
La performance diventa uno specchio critico dei nostri comportamenti o delle forme di cecità intellettuale di cui siamo vittime, e ci porta a valutare in modo diverso un rapporto convenzionale con il mondo.
Questa forma artistica libera il corpo e lo lascia insorgere contro le sue rappresentazioni asettiche delle immagini e delle merci. Rifiuta l'ipocrisia del discorso di una liberazione e di un benessere che costantemente viene riproposto dai media o dalla pubblicità. C'è uno scambio emotivo molto forte tra pubblico e artista, che si mette completamente a nudo (in ogni senso), si scortica, si masturba e rende espliciti i propri stati d'animo, facendo del suo corpo un'opera d'arte, o meglio, un campo di sperimentazione personale.
Le sue azioni scioccanti, usano il corpo come forma di creazione, mettendo in evidenza tutto ciò che appartiene all'individuo o attraverso cui è costruito l'individuo. Il corpo, come l'arte, è uno strumento che nell'era post- umana o post- moderna, diventa un “corpo senza organi” (Haraway), dove ogni sua parte può essere staccata a proprio piacimento e ibridata con la macchina/la protesi (il dildo).
Questa performance intacca l'integrità del corpo o dell'idea che la nostra società ci ha dato di esso, soprattutto del corpo della donna. Lasciando fluire liquidi, osservando ibridazioni nel rapporto umano- non umano, voi minate alle fondamenta degli immaginari sociali del corpo dando vita all'obiettivo di questo lavoro: obbligare alla riflessione, al ripiegamento su di sé.
Quest'arte lascia un interrogativo che prosegue il proprio percorso al di fuori dell'evento, e trasforma il modo di porsi rispetto ai concetti cardini sui quali il sistema si fonda.
ecco perchè fare una tesi su queste forme di r-esistenza e documentare questo fare, distruggere per ricreare mi spinge a continuare! vi voglio bene..e spero di esserci a madrid!
Che bomba nenas!... El arte corporal es exclusivo, arrogante, intransigente. No mantiene relaciones con ninguna forma supuestamente artistica si de entrada no es declarada sociològica o critica. El arte corporal derriba, rechaza y niega la totalidad de los pasados valores estèticos y morales inherentes a la pràctica artistica, ya que la fuerza del discurso debe remplazar a cualquier otro presupuesto del arte. Primer manifiesto de arte corporal (paris, 20 de diciembre de 1974), en Art Corporeal, galeria Stadler, Paris, enero de 1975. Recogido por F.Pluchart, L’art corporel, pp.60-61.
ResponderEliminarGrazie davvero per riuscire a sconvolgere e meravigliare..
la forza sia con noi tutte
vi amo violentemente!
antoniA*
Bien, italianas, a Bourges è stato qualcosa che non si può trasmettere attraverso il solo mezzo riconoscibile del video.
ResponderEliminarE quel che c'è stato “prima”
attraverso la presentazione da parte di Beatrice Preciado di TESTO JUNKIE, il pubblico che si accalcava davanti alla porta d’ingresso e premeva …poi lo sconvolgimento di ogni convenzione e il desiderio
…e quel che c’è stato “dopo”
tramite le PostOp, e nelle urla che il giorno successivo dalle stanze destabilizzavano il tempo, in un luogo dove tutto sembrava calcolato
…non so se si possa raccontare
e come
ma è stato incredibile.
Ora, da Paris, immagino le prossime performances!
...continuate così perché questo che fate è davvero sconvolgente
e infine cambia le pratiche,
i modi ed i motivi
di tutt*.
Vi abbraccio fortissimo e
...pompé pompé!
j