domingo, 3 de julio de 2011

sex workers contro la campagna European Women Lobby



Comunicato stampa 1 luglio: sex workers contro la campagna European Women Lobby
 
LA CAMPAGNA EUROPEA DI STAMPO INTEGRALISTA-IDEOLOGICO CONTRO LA PROSITTUZIONE NEGA DIGNITA’ E AUTODERMINAZIONE PER LE SEX-WORKERS. INTERROGAZIONE ALLA COMMISSIONE EUROPEA SU EVENTUALE UTILIZZO DEI FONDI EUROPEI.
 
Comunicato Stampa del Comitato per il Diritti Civili delle Prostitute e dell’Associazione Radicale Certi Diritti:
 
Roma, 1 luglio 2011
Sulla campagna europea lanciata da una fantomatica lobby europea “European Women” contro la prostituzione, che nega il diritto all’autodeterminazione e alla libera scelta delle persone che scelgono di svolgere questa professione, è stata oggi presentata al Parlamento Europeo una interrogazione urgente, presentata dal Deputato Europeo Gianni Vattimo, che chiede alla Commissione Europea se sono stati utilizzati fondi europei per la sua promozione.  La libertà di scegliere cosa fare del proprio corpo, nel pieno della propria responsabilità e autodeterminazione, è un basilare diritto umano e nessuno si può arrogare il diritto di decidere per gli altri cosa è buono oppure no.
 
Risulterebbe infatti che il programma ‘Progress’ dell’Unione Europea abbia finanziato questa campagna che di fatto nega  ogni forma di dignità e rispetto delle persone che si prostituiscono in Europa con l’intento di imporre una propria visione che stabilisce, tout court, che la prostituzione è equiparabile alla violenza. Viene così falsificata una realtà diffusissima ovunque in Europa e nel mondo, con specifiche legislazioni nazionali di regolamentazione di questa professione, senza distinguere tra libera scelta di chi la pratica e la violenza causata invece dalla tratta della prostituzione e dal proibizionismo ipocrita, crimonoegno e inutile che i demagoghi di turno ogni tanto cercano di promuovere.  Una campagna che può produrre solo stigma e discriminazioni verso chi lavora nel mercato del sesso per libera scelta o anche per bisogno. Mercato che in parte dell'Europa è legale e dove lavoratrici e lavoratori sono a tutti gli effetti legali, rispettabili e socialmente inclusi.
 
Vogliamo anche sottolineare che con questa campagna viene offesa anche la dignità di ogni cliente che si rivolge al sesso commerciale, non tenendo in conto che esistono in Europa persone che sono assistite, anche dalle pubbliche istituzioni, per accedere al sesso, avendo ostacoli fisici e psichici che non consentono loro di soddisfare un bisogno primario del quale hanno legittimo e umano diritto.  
 
Le Sex Workers italiane, la Tampep International Foundation,  il Comitato per i diritti civili delle prostitute e l’Associazione Radicale Certi Diritti, ringraziano il deputato europeo Gianni Vattimo per aver chiesto chiarimenti su questa iniziativa fallimentare, inutile e, forse, addirittura fatta a carico dei contribuenti.

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