prove
di arcipelago
oggi dovevamo
passare al blu e al verde del mare, invece siamo rimaste nel rosso.
I fondi delle isole
si sono allargati come se fossero liquidi sul pavimento dell’atelier. Come il
sangue nell’acqua. Nelle nostre storie ci sono dei corpi nel mare, dispersi, oltremare.
Esodati, internati, minacciati, ammazzati, emigrati. C’è un deposito di
violenza alla base, di ogni grado e di tutte le sfumature.
Abbiamo una
familiarità con il rosso.
Cuciamo quello che
ci scorre nelle vene. Tutti i tagli che abbiamo fatto hanno creato legami diversi
da quelli di sangue.
Cerchiamo di
ricreare una forma di vita collettiva e pubblica.
Questo significa
fare prove di arcipelago.
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ResponderEliminarLa violenza del regime coloniale e la controviolenza del colonizzato si equilibrano e si corrispondono in una omogenitá reciproca straordinaria. Questo regno della violenza sará tanto piú tremendo quanto piú l'insediamento metropolitano sará cospicuo. Lo sviluppo della violenza in seno al popolo colonizzato sará proporzionale alla violenza esercitata dal regime coloniale contestato.
ResponderEliminarFrantz Fanon
i condannati della terra