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viernes, 27 de enero de 2012

ECODRAG

è un laboratorio che lavora il transito tra i generi mascolino/femminino, umano/natura, sintetico /organico e produzione/scarto, usando materiale vegetale reciclato, tanto verdure avanzate dalla preparazione dei pranzi e delle cene, o foglie e fiori raccolti in parchi o giardini.
Il riutilizzo di elementi di scarto vuole anche rovesciarne il significato: pensare ciò che è definito scarto come utile.
Infatti riteniamo urgente comprendere dove e come termina il concetto di utilià e pertanto il processo produttivo capitalista nei vari contesti territoriali e come sono relazionati tra loro.



Questa riflessione ci porta direttamente a mettere in gioco la relazione territoriale nord-sud Italia nei processi produttivi.
In quanto nate al nord italia, nel nord-est produttivo, ci posizionamo contro le politiche di morte perpetrate ormai da decenni da complesse reti di interessi e sfruttamento tra stato, imprese private e organizzazioni mafiose che utilizzano il sud italia e non solo, come luogo subalterno e quindi destinato a discarica abusiva dei rifiuti di consumo quotidiano e scarti tossici prodotti dal nord, non solo d'Italia, ma più ampliamente dal nord simbolico bianco, capitalista, eteronormato e ricco. Contaminando a tal punto da essere un terreno di morte.
Come afferma Umberto Santino "contrariamente a quello che sostengono alcuni studiosi che parlano tout court di globalizzazione criminale propendo per la tesi della criminogenicità dei processi di globalizzazione".
In questo contesto proponiamo il laboratorio ecodrag come strumento per mettere in luce la forte connessione tra il sistema economico capitalista altamente contaminante e le strutture eteronormate che mercificano qualsiasi diversità umana di genere o sessuale e le sue prattiche, sfruttandole fino a ridurle rifiuti.
Ci proponiamo lo scambio di informazione sulla provenienza del cibo, sui gruppi di consumo ecologico, su modi per curarsi con erbe, su forme di scambio alternative come il baratto; ma anche come strumento di gioco per creare incontri, scambiare esperienze sugli spostamenti territoriali e identitari, per riflettere sulle pratiche sessuali e per assodare le reti di persone che non obbediamo alle strutture economiche, politiche socio-relazionali dettate dall'eurocentrismo.
Il laboratorio si propone come alimento per nuovi immaginari.
Grazie a tutte le persone che hanno partecipato, a chi ha permesso la visita diretta alla discarica di Bellolampo, ad Anna Patti, Valentina Kultrera  e Borderline per organizzare, a simo e fabietto kosmiko per la musica!!!

Ecodrag es un taller que trabaja el transito entre los géneros masculino/femenino,  humano/natura, sintético/orgánico, producción/desecho utilizando material vegetal reciclado, tanto verduras que sobran de la preparación de comidas y cenas, o hojas y flores recogidas en parques, campos, jardines y bosques.
El reutilizo de elementos de desechos quiere subvertir también el significado del mismo: pensar lo que es definido en cuanto desecho como útil.
De hecho creemos urgente comprender donde y como termina el concepto de utilidad y por lo tanto el proceso productivo capitalista en los diferentes contextos territoriales y como se relacionan entre ellos. 


Esta reflexión nos lleva directamente a poner en juego la relación territorial norte-sur Italia en los procesos productivos.
En cuanto nacidas al norte, en el norte-este productivo, nos posicionamos en contra de las políticas de muerte llevadas a cabo desde años por una compleja red de intereses y explotación entre estado, impresas privadas y organizaciones mafiosas que utilizan el sur Italia y no solo, como lugar subalterno y por lo tanto destinado a descarga abusiva de desecho cotidianos y tóxicos producido por el norte, no solamente de Italia, sino más bien el norte simbólico blanco, capitalista, heteronormado y rico. Contaminando a tal punto de ser un territorio de muerte.
Como afirma Umberto Santino "contrariamente a lo que sostienen algunos estudiosos que hablan tout court de globalización criminal prefiero la tesis de la criminogenicidad de los procesos de globalización".
En este contexto proponemos el taller de Ecodrag como herramienta para poner en luz la fuerte conexión entre sistema económico capitalista altamente contaminante y las estructuras heteronormadas que mercifican cualquiera diversidad humana explotandola hasta reducirlas a desechos.
Nos proponemos el intercambio de informaciones sobre la origen de los alimentos,  los grupos de consumo ecológico, las formas de curación alternativas con hierbas medicinales,  las diferentes alternativas económica como el trueque.  Pero es también una herramienta de juego para crear encuentros, intercambiar experiencias sobre los desplazamientos territoriales e identitarios, sobre las practicas sexuales y para consolidar las redes de personas que no obedecemos a las estructuras económicas, políticas, socio-relacionales dictadas por el eurocentrismo.
El taller se propone como alimento para nuevos imaginarios.
Gracias a todas las personas que han participado, a quien a permitido la visita directa a Bellolampo, a Anna Patti, Valentina Kultrera y Borderline por organizar, a simo e fabietto kosmiko per la musica!!!




















miércoles, 4 de enero de 2012

visioni incrociate: ecodrag + video azione cibo musica



domenica 8 gennaio al BORDER LINE, via dei materassai, palermo.

alle 18h laboratorio di ECODRAG
a cura di armsidea - ideadestroyingmuros (Valencia)

sulla decostruzione dei binarismi uomo/donna e umano/natura attraverso la raccolta e il riciclo di foglie, fiori, avanzi di verdure cucinate etc. 
alteriamo la conformazione del corpo rendendolo creatura dell'immaginario, fantastica, ma anche mostruosa e perturbante.
aperto a tutt@


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alle 22h VIDEO AZIONE CIBO MUSICA

atmosfere sonore, visuals, installazioni, arte, dimostrazioni culi in aria, porno cucina, performances e improvvisazioni con interventi sparsi e incrociati di:
giulia e kiara - armsidea,
Anna Patti, Miss Sac à Poche - Valentina K,
KosmiKo,
Artens, TriArt, Simonight Redretrò e tant@ altr@




Il laboratorio ecodrag inaugura la sua prima esperienza a Palermo.


E non a caso.
Molte di noi siamo nate al nord italia, nel nord-est produttivo, ci posizionamo contro le politiche di morte perpetrate ormai da decenni da complesse reti di interessi e sfruttamento tra stato, imprese private e organizzazioni mafiose che utilizzano il sud italia e non solo, come luogo subalterno e quindi destinato a discarica abusiva dei rifiuti di consumo quotidiano e scarti tossici prodotti dal nord, non solo d'Italia, ma più ampliamente dal nord simbolico bianco, capitalista, eteronormato e ricco. Contaminando a tal punto da essere un terreno di morte.
Come afferma Umberto Santino "contrariamente a quello che sostengono alcuni studiosi che parlano tout court di globalizzazione criminale propendo per la tesi della criminogenicità dei processi di globalizzazione".
In questo contesto proponiamo il laboratorio ecodrag come decostruzione dei binomi uomo/donna, umano/natura, sintetico/organico ritenendo che esiste una forte connessione tra il sistema economico capitalista altamente contaminante e le strutture eteronormate.
Attraverso il reciclaggio di rifiuti provenienti dal mangiare, come foglie di lattuga, bucce di arancia, ma anche di fiori e foglie, ci proponiamo lo scambio di informazione sulla provenienza del cibo, sui gruppi di consumo ecologico, su modi per curarsi con erbe, su forme di scambio alternative come il baratto; ma anche come strumento di gioco per creare incontri, scambiare esperienze sugli spostamenti territoriali, identitari e sessuali, e per assodare le reti di persone che non obbediamo alle strutture economiche, politiche socio-relazionali dettate dall'eurocentrismo.
Abbiamo molta fantasia da condividere e alternative da creare insieme.

miércoles, 13 de abril de 2011

Titti de Simone intervista EMMA DANTE

Oggi mercoledi 13 aprile alle 18,00 alla Feltrinelli di Palermo, incontro con Emma Dante e Titti De Simone.




La trilogia degli occhiali di Emma Dante raccoglie tre spettacoli autonomi,eppure legati, per rappresentare i temi della povertà, della malattia e della vecchiaia. 

Un’opera vulcanica, dolce e paradossale, che ci parla della nostra capacità (o incapacità) di vedere. Emma Dante conferma un talento poetico unico in Italia in questo nuovo lavoro che, alla ricchezza del mondo creativo dell’autrice, affianca una ricerca linguistica straordinaria sui dialetti dell’Italia del sud. Ne discutono insieme Emma Dante e Titti De Simone, attraverso il nuovo libro della regista dedicato proprio alla Trilogia degli occhiali (Rizzoli), e il libro intervista edito da Navarra a lei dedicato. Un'occasione anche per un confronto sugli spazi e le politiche culturali.