lunes, 30 de julio de 2012

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dal 20 giugno nelle librerie italiane!!!
IL LIBRO CHE LE DONNE ASPETTAVANO E CHE GLI UOMINI SPERAVANO ESISTESSE (ehm…)

LE RAGAZZE ANNOIATE SOGNANO IL PRINCIPE AZZURRO
… TUTTE LE ALTRE LEGGONO QUESTO LIBRO!!!! (tossisce nervosamente)

SPREGIUDICATO, SENSUALE, IRONICO
ESCE IL PRIMO LIBRO DELLA BLOGGER PIÙ IRRIVERENTE DELLA RETE

RACCONTI EROTICI PER RAGAZZE SOLE O MALE ACCOMPAGNATE

Se l’amore esiste… dove si nasconde? La protagonista di questo libro non ha paura di trovarlo e quindi lo scova sempre: all’interno di una casa abitata esclusivamente da ragazze, in una dark room fumosa o tra le braccia di uno sconosciuto di cui non conosce il nome e non comprende la lingua.
Sensuali, ironici e spregiudicati, i racconti di Slavina sono dedicati alle ragazze sole o male accompagnate che vogliono riprendersi il diritto ad un incondizionato piacere. Proprio come la protagonista, l’antieroina Selma, che impavida e imperfetta costruisce giorno per giorno la sua felicità, scoprendo che il sesso é fugace e fulminante come l’amore e che é insensato dargli confini di genere. Perché nulla che sia simile all’amore potrà mai essere confinato in un luogo comune.
Senza nessuna reticenza Slavina racconta il desiderio e il vantaggio di arrendersi ogni volta che viene a prenderci, assecondandolo con gli occhi bene aperti.
Giulio Perrone Editore, Collana Le Nuove Onde, 100 e poche pagine, 10 euro


Nata a Roma come Silvia Corti nel 1977, al debutto su Internet come mediattivista diventa Slavina. Illuminata dalla teoria queer dentro e (soprattutto) fuori dall’ambito accademico, comincia a navigare nel porno tra autoproduzioni e pellicole mainstream, lavorando sia sul set che come doppiatrice. Nel 2005 emigra a Barcellona e incontra il movimento Post-porno, nel quale trova le coordinate teoriche e pratiche della sua piú recente produzione multimediale, che ha come obiettivo la creazione di nuovi immaginari legati al corpo e alla sessualitá. Si muove tra Italia e Spagna organizzando eventi e laboratori di sperimentazione, traducendo le scrittrici e poetesse radicali spagnole e promuovendo la dissidenza sessuale.Il suo blog di pornopolitica sovversivo e popolare è malapecora.noblogs.org 

viernes, 27 de julio de 2012

Quel genere di persone che dovresti conoscere. Simona Pampallona



Storie di sex performers

Si chiamano «status imperativi». E raccolgono quell’insieme di caratteristiche di ordine fisico, psicologico, comportamentale e caratteriale che la società attribuisce ai suoi membri credendo, in questo modo, non solo di poterli inserire in una determinata categoria, ma anche di sapere come comportarsi nei loro confronti e che cosa aspettarsi da loro. È in questo modo che le donne, ancora prima di poter essere considerate tali da un punto di vista biologico, vengono pensate come bambine vestite di rosa a cui si è soliti regalare bambole o giocattoli simili agli utensili utilizzati dalle mamme per i lavori domestici. E allo stesso modo gli uomini, molto spesso, non fanno neppure in tempo a indossare i pantaloni lunghi che già si ritrovano con un pallone da calcio sotto il braccio, un arsenale di armi in miniatura nella cameretta e una sconfinata serie di presunte passioni considerate «maschili» con cui fare i conti. Si tratta di un meccanismo spietato: un modo violento di imporre a chiunque si affacci alla vita identità che, alla prova del sé, possono risultare estranee a ciò che ogni individuo sente davvero di essere. Un ostacolo alla realizzazione personale, e di conseguenza alla possibilità di abitare in un mondo più giusto, contro cui "Quel genere di persone che dovresti conoscere" si muove con consapevolezza: individui che amano, agiscono e pensano al di fuori delle tradizionali etichette di «uomo» o di «donna», ricercando, attraverso l’arte, la politica e la filosofia, una strada diretta verso la liberazione dei corpi e delle menti, concepiti come soggetti desideranti e non certo come semplici strumenti di un ormai desueto ordine sociale.

Questo lavoro si è proposto di seguire le strade che, partendo dall'ovvietà di una sessualità biologica vissuta come tale, mettono in crisi il concetto di «genere». Un obbiettivo inseguito lanciando la macchina fotografica all'inseguimento di una scena nomade, animata da artisti, liberi pensatori, videomaker, performer, amanti della sperimentazione sessuale, prostitute e pornostar. Tutti insieme, si muovono su un palcoscenico ideale che, da San Francisco a Beirut, passando per Barcellona, Valencia, Londra, Berlino, Parigi, Mosca, Torino, Milano, Bologna e Roma, sostiene le ragioni di un nuovo manifesto sessual-identitario e le emozioni di un piacere fondato su basi completamente nuove. Accogliendo dentro se stesso l’approccio espressionista di matrice punk, i recenti sviluppi del femminismo radicale e del pensiero queer e le suggestioni estetiche della letteratura cyber, questo movimento agisce il campo di una sessualità ostentata senza pregiudizi e rappresentata senza censure, riguadagnando per il corpo umano e le sue potenzialità un territorio dove i confini non esistono. Perché non sono mai stati tracciati.

domingo, 22 de julio de 2012

Comunicado ante el desalojo de Barrilonia

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Hoy sábado 21 de julio de 2012, nos despertamos a las 6:45 de la mañana con la irrupción de un numeroso dispositivo de antidisturbios de la Guardia Urbana entrando tanto por el terrado de la casa como por la entrada principal, violentando ambos accesos y sin previo aviso. Dentro nos retienen en los lugares que nos encontramos en ese momento y nos identifican. En más de una ocasión hemos solicitado la orden judicial recibiendo constantes negativas como respuesta. Así pues, han procedido a efectuar al desalojo del espacio. A medida que nos empiezan hacer salir del edificio comenzamos a escuchar los primeros gritos de apoyo y signos de la concentración de vecinxs y personas afines.

Después de 4 horas de subidas y bajadas del edificio logramos sacar nuestras cosas gracias a la ayuda de nuestrxs compañerxs allí presentes.

Barrilonia fue okupada en junio de 2009 reclamando el acceso a vivienda social y espacios autogestionados de creación colectiva. En un contexto donde el barrio sufre un proceso de gentrificación y de reconversión de sus espacios para beneficio de los especuladores (propietarios de hoteles, bancos, constructoras y el propio ayuntamiento), esta okupación persiste como herramienta de lucha contra la desintegración del tejido barrial en alianza con asociaciones y colectivos que conforman este tejido.
El espacio de vivienda aglutina diferentes luchas pero a causa de su historia adquiere una fuerte impronta Anti-Patriarcal, Anti-Sexista y Transfeminista, convirtiéndose en un referente para otros espacios.
Una veintena de personas hemos conformado el grupo que ha mantenido vivo este proyecto y ha luchado para generar un ámbito de seguridad para el libre desarrollo de las identidades de género NO-normativas (Bolleras, Marikas , Trans).

Es más que evidente que los efectos de la “crisis” crean un clima de protesta generalizada de las cuales: las huelgas generales, la emergencia del movimiento 15m, el fortalecimiento y resurgimiento de las asambleas barriales y el aumento de la actividad anti-capitalista son algunos de los ejemplos. Al mismo tiempo surgen estrategias de modo de vida alternativa inspiradas en luchas históricas como la expropiación, la colectivización de tierras-espacios, redes de soporte mutuo y el funcionamiento asambleario.
La respuesta por parte del Estado se traduce en recortes sociales y un aumento del poder represivo de las fuerzas de seguridad, en última instancia una reducción de función social del sistema y un incremento de la vigilancia y castigo de la disidencia.

Este desalojo se efectua dentro de este marco represivo que impone el aparato del estado y los dueños del capital a través de sus agentes mercenarios a las clases sociales más desfavorecidas.
El dia 11 de julio se presentan una técnica del ayuntamiento acompañada por un bombero y un arquitecto para hacer una inspección del edificio en el marco de un programa de verificación de estructuras de fincas construidas antes de 1930. Ante nuestra negativa a que entraran consiguieron en una semana una orden judicial para efectuar dicha inspección. El día 19 de julio se presentan nuevamente con un arquitecto más y dos agentes de la guardia urbana vestidos de paisano y realizan la inspección. Al finalizar nos aseguran que notificarían en 9 días el resultado del informe técnico.
Hoy día 21 de julio, a menos de tres días de la inspección se procede a un desalojo lleno de irregularidades: No hay notificación previa para que abandonemos el edificio, no enseñan la orden del desalojo, ignoran el proceso legal abierto por vía penal que lleva la casa, no se presenta ninguna delegación de bomberos ni ambulancia y los funcionarios que han efectuado el desalojo no muestran ningún tipo de precaución ante la supuesta imminencia de derrumbe, tirando abajo puertas y paredes.

Los hechos mencionados evidencian que el desalojo no se ha efectuado por un riesgo estructural sino claramente con una intencionalidad política de erradicar un foco de protesta y denuncia en el barrio. Situación que vivimos con otros colectivos que han sufrido procesos similares como el caso de la Universitat Lliure la Rimaia en el Barri de Sant Antoni, desalojada recientemente de forma completamente ilegal.

Nuestra lucha no termina aquí, la estructura afectada es la del sistema. Y desde sus grietas emergen alternativas que aceleran su derrumbe. Llamamos a la acción , a tejer redes, a reforzar la solidaridad , a tomar la calle, a abrir casas y a gestar la venganza que exige nuestra rabia.

Asamblea Vivenda Barrilonia
El Raval, 21 de julio de 2012

lunes, 16 de julio de 2012

Maya Pedal Asociación

In 1997, in San Andrés Itzapa in Guatemala, Maya Pedal Association began recycling scraps of bicycles into Bicimáquinas.

Bicimáquinas are pedal-powered blenders, washing machines and threshing machines, eliminating the need for fuel and electricity. Pumps are also possible, and are capable of extracting 30 liters of water per minute from 30-meter deep wells (electronic pumps reach just to 12 meters).

The idea of these ingenious contraptions emerged from the desire to help the farming families of the San Andrés community. The issue that gave rise to Maya Pedal was the expense and shortage of electricity and fuel in the village.

Carlos and Cesar, creators of Maya Pedal, have achieved an extraordinary result: a worthy project that does not pollute and is extremely fascinating in its involvement of volunteers from around the world who are building a fantastic pedal revolution.

domingo, 15 de julio de 2012

TANGO QUEER

 

Llevar o ser llevado? Esta es la nueva pregunta.

Al son de los movimientos feministas y homosexuales que luchan ferozmente en Argentina por la equidad de los géneros y el respeto por "lo diferente", un puñado de bailarines audaces replantea el carácter machista de un símbolo nacional sagrado: El Tango.

Criticando la imposición de roles fijos y la rigidez existente en las milongas tradicionales, estos iconoclastas abren nuevas vías que provocan todo tipo de reacciones adversas en los sectores más conservadores de la sociedad.

sábado, 7 de julio de 2012

Sesso al lavoro, di Roberta Tatafiore

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Sesso al lavoro. La prostituzione al tempo della crisi, di Roberta Tatafiore, a cura di Bia Sarasini (Il Saggiatore 2012)
Dalla nuova introduzione di Bia Sarasini
Non so bene – in questi anni di occupazione dello spazio pubblico da parte del perverso intreccio denaro, sesso e potere – quando ho pensato che sarebbe stato utile riportare all’attenzione comune il libro anticipatore di Roberta Tatafiore dedicato alla prostituzione. Di sicuro non è stato nello scrutare il viso drammatico di Patrizia D’Addario, la donna a cui si deve nel 2009 l’introduzione nel lessico quotidiano di uno dei termini correnti nel nuovo mercato del sesso: escort, parola che designa una delle forme della «prostituzione al tempo del post-fordismo».2 Neppure è stato alle prime avvisaglie del caso«Ruby rubacuori», nickname di sapore da bordello quasi letterario, appiccicato a Karima el Marhoug, ragazza migrante di seconda generazione di pericolosa bellezza, usato dai media con noncuranza, intrusione nella scena pubblica dell’intimità spersonalizzata e promiscua che si ha con la prostituta.