è un laboratorio che lavora il transito tra i generi mascolino/femminino, umano/natura, sintetico /organico e produzione/scarto, usando materiale vegetale reciclato, tanto verdure avanzate dalla preparazione dei pranzi e delle cene, o foglie e fiori raccolti in parchi o giardini.
Il riutilizzo di elementi di scarto vuole anche rovesciarne il significato: pensare ciò che è definito scarto come utile.
Infatti riteniamo urgente comprendere dove e come termina il concetto di utilià e pertanto il processo produttivo capitalista nei vari contesti territoriali e come sono relazionati tra loro.
Il riutilizzo di elementi di scarto vuole anche rovesciarne il significato: pensare ciò che è definito scarto come utile.
Infatti riteniamo urgente comprendere dove e come termina il concetto di utilià e pertanto il processo produttivo capitalista nei vari contesti territoriali e come sono relazionati tra loro.
Questa riflessione ci porta direttamente a mettere in gioco la relazione territoriale nord-sud Italia nei processi produttivi.
In quanto nate al nord italia, nel nord-est produttivo, ci posizionamo contro le politiche di morte perpetrate ormai da decenni da complesse reti di interessi e sfruttamento tra stato, imprese private e organizzazioni mafiose che utilizzano il sud italia e non solo, come luogo subalterno e quindi destinato a discarica abusiva dei rifiuti di consumo quotidiano e scarti tossici prodotti dal nord, non solo d'Italia, ma più ampliamente dal nord simbolico bianco, capitalista, eteronormato e ricco. Contaminando a tal punto da essere un terreno di morte.
Come afferma Umberto Santino "contrariamente a quello che sostengono alcuni studiosi che parlano tout court di globalizzazione criminale propendo per la tesi della criminogenicità dei processi di globalizzazione".
In questo contesto proponiamo il laboratorio ecodrag come strumento per mettere in luce la forte connessione tra il sistema economico capitalista altamente contaminante e le strutture eteronormate che mercificano qualsiasi diversità umana di genere o sessuale e le sue prattiche, sfruttandole fino a ridurle rifiuti.
Ci proponiamo lo scambio di informazione sulla provenienza del cibo, sui gruppi di consumo ecologico, su modi per curarsi con erbe, su forme di scambio alternative come il baratto; ma anche come strumento di gioco per creare incontri, scambiare esperienze sugli spostamenti territoriali e identitari, per riflettere sulle pratiche sessuali e per assodare le reti di persone che non obbediamo alle strutture economiche, politiche socio-relazionali dettate dall'eurocentrismo.
Il laboratorio si propone come alimento per nuovi immaginari.
Grazie a tutte le persone che hanno partecipato, a chi ha permesso la visita diretta alla discarica di Bellolampo, ad Anna Patti, Valentina Kultrera e Borderline per organizzare, a simo e fabietto kosmiko per la musica!!!
Ecodrag es un taller que trabaja el transito entre los géneros masculino/femenino, humano/natura, sintético/orgánico, producción/desecho utilizando material vegetal reciclado, tanto verduras que sobran de la preparación de comidas y cenas, o hojas y flores recogidas en parques, campos, jardines y bosques.
El reutilizo de elementos de desechos quiere subvertir también el significado del mismo: pensar lo que es definido en cuanto desecho como útil.
De hecho creemos urgente comprender donde y como termina el concepto de utilidad y por lo tanto el proceso productivo capitalista en los diferentes contextos territoriales y como se relacionan entre ellos.
Esta reflexión nos lleva directamente a poner en juego la relación territorial norte-sur Italia en los procesos productivos.
En cuanto nacidas al norte, en el norte-este productivo, nos posicionamos en contra de las políticas de muerte llevadas a cabo desde años por una compleja red de intereses y explotación entre estado, impresas privadas y organizaciones mafiosas que utilizan el sur Italia y no solo, como lugar subalterno y por lo tanto destinado a descarga abusiva de desecho cotidianos y tóxicos producido por el norte, no solamente de Italia, sino más bien el norte simbólico blanco, capitalista, heteronormado y rico. Contaminando a tal punto de ser un territorio de muerte.
Como afirma Umberto Santino "contrariamente a lo que sostienen algunos estudiosos que hablan tout court de globalización criminal prefiero la tesis de la criminogenicidad de los procesos de globalización".
En este contexto proponemos el taller de Ecodrag como herramienta para poner en luz la fuerte conexión entre sistema económico capitalista altamente contaminante y las estructuras heteronormadas que mercifican cualquiera diversidad humana explotandola hasta reducirlas a desechos.
Nos proponemos el intercambio de informaciones sobre la origen de los alimentos, los grupos de consumo ecológico, las formas de curación alternativas con hierbas medicinales, las diferentes alternativas económica como el trueque. Pero es también una herramienta de juego para crear encuentros, intercambiar experiencias sobre los desplazamientos territoriales e identitarios, sobre las practicas sexuales y para consolidar las redes de personas que no obedecemos a las estructuras económicas, políticas, socio-relacionales dictadas por el eurocentrismo.
El taller se propone como alimento para nuevos imaginarios.
Gracias a todas las personas que han participado, a quien a permitido la visita directa a Bellolampo, a Anna Patti, Valentina Kultrera y Borderline por organizar, a simo e fabietto kosmiko per la musica!!!
2 comentarios:
wow che bello
mi sembra super interessante il discorso e divertente metterlo in pratica.
Per chi, come me, non poteva esserci, quando sarà il prossimo?
ciao signore
brrrrrrraaaavaaaaaa!!!
:)
anche io voglio andare al prossimo...jijiji
(brenda)
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